Remembering ‘Lello’

Angelo Luciano, Lello as he was commonly known, passed away after a brief illness. He was the ‘Electronics’ in Naples for over than forty years, the one capable of handling with ease every complex and even abstruse theories, extracting working electronic circuits from them.
I and countless people owe to him a lot of what we learned in our university studies. For most of us he was simply the ‘Magister’ or the ‘Master’.
Lello, may you now design the finest power inverter to make heaven brighter!

 

Angelo Luciano, Lello come si faceva chiamare, è scomparso dopo una breve malattia. Egli è stato l’Elettronica a Napoli per più di quarant’anni, il solo in grado di approfondire con facilità tutte le teorie più complesse ed astruse, traendone circuiti elettronici funzionanti.

Io e tante altre persone dobbiamo a lui buona parte di ciò che abbiamo appreso durante i nostri studi universitari. Per molti di noi egli era semplicemente ‘il Maestro’.

Lello, ora potrai finalmente progettare il più bell’inverter di potenza per illuminare meglio il Paradiso!

Emilio Ciardiello

 

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Ciao Emilio,
ti ringrazio di questo bel ricordo del nostro “Maestro” e volevo aggiungere un mio ricordo personale dei primi anni ’70, quando avevo iniziato a frequentare il laboratorio di Elettronica e Lello poiché avevo intravisto in lui l’unica persona capace di insegnarmi un po’ di progettazione elettronica attuale ( c’erano i primi operazionali di TI e Fairchild ed, al corso di elettronica “applicata”, lo stato dell’arte era la matrice ibrida dei transistor …). Ero andato da lui ( non ricordo più dopo tanti anni se da solo o con altri della “combriccola” di frequentatori del laboratorio ) per avere un po’ di lumi o briciole della sua”scienza” e Lello, rivolgendosi a noi, con il palmo della mano si sfrega la fronte a mo’ di grattugia e dice “vi serve un po’ del mio sapere ?”, con uno sguardo ironico. Ecco, in tutti questi anni, mi è sempre piaciuto ricordare questo episodio perché rappresentativo del carattere di una persona che, nonostante la sua estrema competenza, riusciva a mantenere con noi, all’epoca giovani studenti, un rapporto umano, semplice, informale, senza “fartela pesare” come si usa dire.
Federico Papoff
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Ho avuto occasione di incontrare il “Maestro” una sola volta, ma ne conoscevo le sue capacità attraverso molti professionisti dell’elettronica come te che ho sempre stimato ed ammirato e così condivido non solo il sentimento che traspare da quanto hai scritto nel sito ma anche il tuo entusiasmo nel far conoscere agli altri tutto ciò che hai appreso nel corso di tutti questi anni.
Maurizio Elvetico

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Mi laureai nel 1974 e, dopo il servizio militare, a Gennaio del 1976 iniziai presso l’Istituto il mio assegno di formazione scientifica e didattica nel Gruppo di Telecomunicazioni  (Corti, Zarone, Conte, Izzo, Longo).
In quel contesto non esitai a rimettermi nei banchi e seguire, con grande passione, il corso del prof. Luciano, che insegnava un’elettronica circuitale non presente nei corsi affini [Componenti Elettronici (Caruso), Elettronica applicata (Cappuccini) ed Elettronica nucleare (Spirito)] che avevo frequentato circa 4-5 anni prima, anche questi con l’approccio affamato di chi, nella scuola secondaria, aveva avuto l’impronta del liceo classico.
Lo trovai stimolante non solo per la definizione dei modelli ma, sopratutto, per la ricerca e l’identificazione della componentistica più adatta a sostenere le soluzioni realizzative.
Ora che son molto lontano dagli entusiasmi giovanili di gare per tirar fuori la massima potenza indistorta da amplificatori audio (Federico Papoff è buon testimone) oppure per la realizzazione e l’uso di codici pseudorandom, credo che Lello Luciano abbia fatto crescere in me l’attitudine a coniugare aspetti teorici con fasi di realizzazione e verifica delle idee progettuali .
Di questo non posso che essergli grato.
E non ho ricordato, mi rendo conto, un’altra sua grandissima valenza, quella della profonda umanità e cordialità dei suoi comportamenti e del suo relazionarsi con gli altri.
Grazie, Professor Luciano !
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Gennaro Reppucci
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Con dolore apprendo della scomparsa del caro Lello che ho sempre sentito molto vicino umanamente, così come te ed Annamaria. So che per te era più di un fratello per cui porgo ad Ammaria ed a te la mia sentita partecipazione a questa scomparsa inattesa. Lello era uno di quelli che quando se ne vanno lasciano un vuoto incolmabile. Io poi non l’ho neanche visto invecchiare per cui ho il ricordo di un professore-amico giovane ed arguto che al momento opportuno, con te e Roberto (Vaccaro n.d.r.) ha saputo anche aiutarmi con discrezione es affetto.
Vi abbraccio tutti e spero davvero che ci siano occasioni per rivederci.
Ennio Piccaluga